Geografia dei Tempi
Siracusa, Italia
- Architetti Paesaggisti
- P'ARC
- Anno
- 2007
Europan 9
Città sostenibile e innovazione degli spazi pubblici
Siracusa, Italia
Concorso Internazionale | Secondo Premio
Autori: Enrica Dall'Ara, Matteo Zamagni (capogruppo), Jessica Yvette Gamboa Cabazos, Sara Vespignani, Antonio Zamora Cabrera
2007
La geografia del vuoto (scala territoriale su tempi lunghi) e quella del suolo (scala locale su tempi antropologici) convivono in modo irrisolto lungo il litorale di Siracusa, in una complessa geografia dei tempi che si vuole riequilibrare attraverso una dialettica spaziale, senza smorzare la forza poetica del deciso salto di scala.
La linea della ferrovia dismessa è una frattura di confine da trasformare in frontiera.
Verso la città il progetto cerca di superare il degrado fisico e sociale mediante il consolidamento dei tessuti e riprende la tettonica dello scavo nelle relazioni fra architettura e spazio aperto. La città è la struttura e il suolo è la cavea teatrale dove si evocano i miti della natura.
Verso il mare l’intenzione è di far sentire il vuoto; gli elementi naturali che lo confinano sono la struttura, mentre è l’attività antropica ad essere evocata.
L’idea coesiva è che il paesaggio crei l’opportunità di rendere consapevole lo sguardo: il progetto ipotizza alcuni modi di riverberare Siracusa, scandagliandone miti, portato storico, aspettative future, di cui il paesaggio è depositario.
Il progetto indaga e propone segni rivelatori, distintivi della società locale com’è e come vorrà essere, iconogrammi: per la geografia del vuoto si tratta di istallazioni epifaniche; per quella del suolo, architetture materiche concorrono a ricondurre la rivelazione del paesaggio ad una dimensione umana.
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